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  • Tamedia Office: il “giocattolo” in legno di Shigeru Ban

    Nel cuore di Zurigo, un'imponente testimonianza di innovazione architettonica e sostenibilità sfida i limiti della tradizione. L'edificio Tamedia Office, progettato dall'acclamato architetto Shigeru Ban, si staglia come un'icona moderna...
    Tamedia Office: il “giocattolo” in legno di Shigeru Ban

    Nel cuore di Zurigo, un'imponente testimonianza di innovazione architettonica e sostenibilità sfida i limiti della tradizione. L'edificio Tamedia Office, progettato dall'acclamato architetto Shigeru Ban, si staglia come un'icona moderna che fonde l'antica tecnica della carpenteria giapponese con l'eleganza delle costruzioni svizzere.

    Il Matrimonio tra Cultura Orientale e Occidentale

    Shigeru Ban, vincitore del prestigioso Premio Pritzker nel 2014, ha creato un'opera che riflette la fusione armoniosa tra le tradizioni architettoniche orientali e occidentali. L'ispirazione per il Tamedia Office deriva dall'antica arte della carpenteria giapponese e dai giochi tradizionali nipponici. Questa fusione creativa ha dato vita a un edificio in legno che si erge come simbolo di sostenibilità e innovazione.

    La Rivoluzione del Legno: Un'Opera senza Confini Metallici

    Una delle caratteristiche più sorprendenti del Tamedia Office è l'assenza di rinforzi metallici nella sua struttura. Grazie a incastri sagomati ad hoc e a connessioni in legno microlamellare, l'edificio si regge interamente sulle sue membra di legno. Questa scelta non solo riduce l'impronta ambientale dell'edificio, ma dimostra anche la durabilità e la versatilità del legno come materiale da costruzione.

    Sostenibilità al Cuore del Progetto

    L'edificio Tamedia non è solo un'opera d'arte architettonica, ma anche un esempio tangibile di impegno verso la sostenibilità ambientale. Ogni dettaglio, dagli spazi interni alla facciata esterna, è stato progettato per massimizzare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale. L'utilizzo di legno certificato proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, insieme a sistemi di riscaldamento geotermico e ventilazione naturale, rende questo edificio un modello di eco-sostenibilità.

    L'Eleganza della Simplicità: Arredi in Cartone

    Nel suo costante impegno per la sostenibilità, Shigeru Ban ha anche progettato gli arredi dell'edificio utilizzando il cartone come materiale principale. Questi mobili unici, parte della collezione "Carta Collection", incarnano l'estro creativo dell'architetto giapponese e dimostrano che anche i materiali più semplici possono trasformarsi in opere d'arte funzionali e sostenibili.


    Il Tamedia Office rappresenta molto più di un semplice edificio per uffici. È un'ode all'innovazione, alla sostenibilità e alla bellezza del legno come materiale da costruzione. Attraverso la visione audace di Shigeru Ban, Zurigo accoglie un'icona architettonica che ispirerà generazioni future a perseguire l'eccellenza e a abbracciare la sostenibilità in ogni ambito della vita.
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  • Alvisi Kirimoto firma l’hub didattico della Luiss
    Un’Oasi di Apprendimento Immersa nel Verde

    Nel tranquillo quartiere Parioli di Roma, a ridosso della maestosa Villa Ada, un nuovo gioiello architettonico si staglia tra gli alberi: l'hub didattico della Luiss, firmato con maestria dall'acclamato...
    Alvisi Kirimoto firma l’hub didattico della Luiss
    Un’Oasi di Apprendimento Immersa nel Verde

    Nel tranquillo quartiere Parioli di Roma, a ridosso della maestosa Villa Ada, un nuovo gioiello architettonico si staglia tra gli alberi: l'hub didattico della Luiss, firmato con maestria dall'acclamato studio Alvisi Kirimoto in collaborazione con Studio Gemma.

    Questo straordinario intervento non solo completa gli spazi universitari esistenti, ma potenzia anche le aree verdi circostanti, creando un connubio perfetto tra architettura contemporanea e natura rigogliosa.

    L'Armonia tra Architettura e Paesaggio

    L'edificio, sviluppato su due livelli e esteso su una superficie di 1.500 metri quadrati, è situato in un punto strategico del campus, accanto a un incantevole boschetto che costituisce l'ultima propaggine del parco circostante. La visione progettuale è audace ma rispettosa: sollevare il volume dell'edificio per integrarlo con le chiome degli alberi, creando un'armonia senza pari tra struttura architettonica e ambiente naturale.

    Un Design Versatile per l’Apprendimento del Futuro

    Gli interni dell'hub didattico sono stati concepiti con attenzione per garantire la massima versatilità. Le aule e l'anfiteatro sono dotati di tecnologie all'avanguardia per consentire lezioni in presenza e a distanza, conferenze, eventi culturali e molto altro ancora. Una scala a rampe incrociate collega elegantemente i due livelli, mentre un ampio spazio a doppia altezza crea una sensazione di apertura e connessione.

    Sostenibilità e Innovazione

    Il progetto non si limita all'estetica, ma abbraccia anche principi di sostenibilità. L'edificio ha ottenuto la prestigiosa certificazione Leed Platinum, grazie all'utilizzo di materiali naturali e alla progettazione attenta all'efficienza energetica. I pannelli acustici sospesi, dalle tonalità corallo, non solo sono un elemento di design accattivante, ma contribuiscono anche a migliorare l'acustica degli ambienti.

    Uno Spazio per la Comunità Studentesca

    Gli spazi esterni sono stati appositamente progettati per favorire l'interazione e il relax degli studenti. Una pavimentazione in ghiaietto stabilizzato e un percorso in deck attraverso il boschetto offrono luoghi ideali per lo studio, gli incontri informali e il tempo libero, trasformando l'hub didattico in un vivace centro di vita universitaria.

    Visione del Progettista

    L'architetto Massimo Alvisi sottolinea l'importanza di creare un ambiente didattico che favorisca il benessere degli studenti attraverso il contatto con la natura. L'edificio, con la sua struttura permeabile e trasparente, non solo si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante, ma promuove anche un senso di apertura e inclusività nel campus universitario.

    L'hub didattico della Luiss firmato Alvisi Kirimoto rappresenta quindi un esempio eccellente di come l'architettura contemporanea possa integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, creando uno spazio ispiratore e funzionale per l'apprendimento e la crescita personale degli studenti.
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  • Chestnut Commons a New York: Un Modello di Sostenibilità e Inclusione Sociale

    Nel cuore della Cypress Hills di Brooklyn, un quartiere in trasformazione, si erge maestoso Chestnut Commons, un'espressione tangibile di sostenibilità, inclusione sociale e rigenerazione urbana. Gestito da un...
    Chestnut Commons a New York: Un Modello di Sostenibilità e Inclusione Sociale

    Nel cuore della Cypress Hills di Brooklyn, un quartiere in trasformazione, si erge maestoso Chestnut Commons, un'espressione tangibile di sostenibilità, inclusione sociale e rigenerazione urbana. Gestito da un consorzio di organizzazioni senza scopo di lucro e società di sviluppo locale, questo progetto architettonico è molto più di un semplice edificio residenziale: è un faro di speranza per una comunità in cerca di una nuova direzione.

    Una Visione Olistica

    All'apparenza, Chestnut Commons potrebbe sembrare solo un altro progetto architettonico moderno, con pannelli solari sul tetto e tecnologie di costruzione passive. Ma questo edificio va oltre. La sua concezione abbraccia l'idea di comunità in modo completo, includendo appartamenti accessibili per famiglie a basso reddito e ex senza tetto, insieme a servizi educativi e opportunità economiche.

    **Un’Iniziativa Inclusiva**

    Il coinvolgimento di MHANY Management Inc. (MHANY), un'organizzazione senza scopo di lucro che supporta l'accesso all'alloggio a prezzi accessibili, è stato cruciale per la realizzazione di questo progetto. Grazie alla loro collaborazione, 275 appartamenti sono stati destinati a famiglie con bisogni economici, creando un ponte tra sostenibilità ambientale e inclusione sociale.

    Sostenibilità e Accessibilità

    L'approccio di Chestnut Commons alla sostenibilità non si limita alla riduzione dell'impatto ambientale, ma si estende alla creazione di un ambiente accessibile ed economicamente sostenibile per i residenti. L'edificio è stato progettato secondo i principi delle costruzioni passive, garantendo costi energetici più bassi e una maggiore qualità della vita per gli inquilini.

    Un Centro Comunitario Vibrante

    Al centro di Chestnut Commons si trova un vivace centro comunitario, un luogo dove gli inquilini possono incontrarsi, condividere idee e partecipare a programmi educativi e culturali. Questo spazio non solo rafforza il tessuto sociale del quartiere, ma offre anche opportunità di sviluppo economico attraverso iniziative imprenditoriali locali.

    Un Modello da Seguire

    Chestnut Commons non è solo un edificio, ma un modello di sviluppo urbano sostenibile e inclusivo. Grazie alla collaborazione tra enti pubblici, organizzazioni no-profit e comunità locali, questo progetto dimostra che un futuro migliore è possibile quando ci impegniamo per il bene comune.

    Chestnut Commons è molto più di un complesso residenziale: è un simbolo di speranza e rinascita per la Cypress Hills e oltre. Attraverso la sua combinazione unica di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, questo progetto illumina la strada verso un futuro più equo e sostenibile per tutti.
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  • Boeri firma il nuovo Museo della Tecnologia di Xi’an

    Un connubio tra passato e futuro

    Xi’an, la millenaria capitale della provincia cinese dello Shaanxi, si prepara a ospitare un gioiello architettonico che fonde il suo antico fascino con l'avanguardia tecnologica del XXI secolo: il Museo...
    Boeri firma il nuovo Museo della Tecnologia di Xi’an

    Un connubio tra passato e futuro

    Xi’an, la millenaria capitale della provincia cinese dello Shaanxi, si prepara a ospitare un gioiello architettonico che fonde il suo antico fascino con l'avanguardia tecnologica del XXI secolo: il Museo della Tecnologia. Il progetto, ideato dalla sede cinese di Stefano Boeri Architetti, si propone di essere non solo un punto di riferimento per gli appassionati di tecnologia, ma anche un polo culturale e sociale al servizio della città e dei suoi visitatori.

    Il Concept Architettonico: Un Tributo alla Storia e alla Natura

    Ispirandosi alle radici millenarie di Xi’an e al suo paesaggio naturale, caratterizzato da fiumi sinuosi e maestose montagne, il Museo della Tecnologia si innalzerà come un'icona di innovazione e rinascita urbana. L'architetto Stefano Boeri ha concepito l'edificio come il punto di partenza di una rigenerazione urbana, destinato a stimolare la creazione di nuove connessioni urbane.

    Le Facciate e la Copertura: Armonia tra Urbano e Naturale

    L'edificio si integra perfettamente con il contesto circostante, con una facciata nord che si affaccia su un rigoglioso parco urbano e una facciata sud che si apre sulla vivace città di Xi’an. Questa dualità si riflette anche nei materiali utilizzati: curve e doghe verticali in metallo richiamano la natura della facciata nord, mentre doghe orizzontali in calcestruzzo ad alte prestazioni caratterizzano la facciata sud.

    La copertura dell'edificio sarà un giardino pensile, un'oasi verde che si fonde armoniosamente con il parco sottostante. Le terrazze e le gradinate verdi non solo offriranno una vista mozzafiato sulla città, ma saranno anche spazi polifunzionali utilizzati per eventi culturali e performance.

    Gli Spazi Interni: Un'Esperienza Immersiva e Accessibile

    All'interno del Museo della Tecnologia, i visitatori potranno esplorare quattro aree espositive principali, uno spazio espositivo temporaneo e una varietà di ambienti commerciali. Tutti gli spazi saranno progettati con un occhio di riguardo all'accessibilità, garantendo un'esperienza inclusiva per tutti.

    Il colore predominante all'interno dell'edificio sarà il blu, simbolo del digitale e della tecnologia. Questo colore caratterizzerà le aree pubbliche, gli spazi espositivi e persino le opere di land art nel parco circostante.

    Infine, i visitatori potranno vivere un'esperienza immersiva e personalizzata grazie all'utilizzo di intelligenza artificiale, app, realtà aumentata e segnaletica virtuale, trasformando la visita al Museo della Tecnologia in un viaggio indimenticabile nel futuro della tecnologia e dell'innovazione.

    In sintesi, il Museo della Tecnologia di Xi’an non sarà solo un edificio iconico, ma anche un ponte tra il passato e il futuro, un luogo dove la storia e la tecnologia si fondono per ispirare e educare le generazioni presenti e future.
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  • Francesco Lambertini è entrato nel gruppo Urbanistica
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  • Francesco Lambertini è entrato nel gruppo Edifici residenziali
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  • Francesco Lambertini è entrato nel gruppo ESN Academy
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  • Nyth for Frân Wen
    by Manalo & White Architects

    A Hub of Creativity and Inclusivity

    In the heart of Bangor, Wales, a transformation is underway. What was once St Mary’s church is now Nyth, a vibrant hub for the arts, spearheaded by the visionary minds of Frân Wen and brought to life by the...
    Nyth for Frân Wen
    by Manalo & White Architects

    A Hub of Creativity and Inclusivity

    In the heart of Bangor, Wales, a transformation is underway. What was once St Mary’s church is now Nyth, a vibrant hub for the arts, spearheaded by the visionary minds of Frân Wen and brought to life by the innovative design of Manalo & White Architects.

    Empowering Youth through the Arts

    Frân Wen has long been dedicated to empowering young people from low-income backgrounds through the arts. Their mission to create Welsh-language theatre that is relevant, exciting, and contemporary led them to seek a new home, one that would reflect their ambition and provide a space for young talents to thrive.

    A Visionary Design

    Manalo & White Architects won an international competition for the conversion of St Mary’s church into Nyth, based on their innovative approach and commitment to preserving the building's heritage while maximizing its potential. The result is a state-of-the-art arts hub that seamlessly blends historic architecture with modern functionality.

    Preserving Heritage, Embracing Innovation

    Respecting the Grade II-listed Victorian building, Manalo & White embarked on a journey of conservation and renewal. They opened up the space to the surrounding landscape, fostering a positive ecosystem with local flora, and repurposed materials from the site itself, embodying the spirit of renewal and sustainability.

    A Space for Creativity

    Nyth offers three main artistic spaces, equipped with cutting-edge technical facilities to support performances, workshops, and community events. From sound and lighting equipment to dedicated offices for Frân Wen’s admin team, every aspect of the design is tailored to nurture creativity and collaboration.

    Inclusivity at Its Core

    Central to the project was ensuring accessibility for all. Manalo & White overcame the challenge of updating the Victorian architecture to provide step-free access, eliminating barriers and fostering inclusivity. The creation of a new, level entrance not only improves accessibility but also challenges stigmas associated with disability.

    A Nest for Creativity to Soar

    Nyth for Frân Wen is more than just a building; it's a symbol of hope, opportunity, and the transformative power of the arts. As young talents flock to this new creative nest, guided by the vision of Frân Wen and the expertise of Manalo & White, the future of Welsh-language theatre shines brighter than ever before.
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  • In Germania sorgerà l’Ipai Campus, un parco/laboratorio per l’intelligenza artificiale

    In un futuro non così lontano, l'intelligenza artificiale (IA) avrà la sua casa, un luogo tangibile in cui innovazione e sostenibilità si fondono armoniosamente. Questa visione sta prendendo forma...
    In Germania sorgerà l’Ipai Campus, un parco/laboratorio per l’intelligenza artificiale

    In un futuro non così lontano, l'intelligenza artificiale (IA) avrà la sua casa, un luogo tangibile in cui innovazione e sostenibilità si fondono armoniosamente. Questa visione sta prendendo forma nell'Innovation Park Artificial Intelligence (Ipai), situato nel cuore della Germania, a nord di Stoccarda, nel suggestivo scenario di Heilbronn. Ideato dallo studio olandese MVRDV, questo campus è molto più di un semplice centro di ricerca: è un ecosistema in cui l'IA e la natura si incontrano per ispirarsi reciprocamente.

    Un Hub Globale per l'IA

    L'Ipai non è solo un centro di ricerca avanzata, ma un'ambiziosa aspirazione a competere con le icone globali dell'innovazione tecnologica, come la Silicon Valley e Shenzhen. Il progetto è guidato da un consorzio che comprende il comune di Heilbronn e la Fondazione Dieter Schwarz, evidenziando il sostegno sia pubblico che privato per questa iniziativa pionieristica.

    Un Design Rivoluzionario

    Ciò che rende l'Ipai così unico è il suo design. Con una pianta circolare che facilita il riconoscimento anche dalle foto satellitari, il campus è concepito per essere accessibile a tutti. Gli edifici rettangolari all'interno del cerchio, costruiti con materiali bio-based, sono accomunati da un'altezza di 27 metri, facilitando la costruzione e promuovendo un senso di coesione architettonica. Al centro del campus, una torre circolare agisce da punto di riferimento per il pubblico, offrendo spazi per eventi, mostre e formazione.

    Un’Oasi di Sostenibilità

    Ma l'Ipai non è solo uno spazio per l'innovazione tecnologica, è anche un'opera di sostenibilità ambientale. Attraverso l'uso di facciate bioclimatiche e tecnologie ad alta efficienza energetica, il campus riduce il suo consumo energetico fino all'80% rispetto ai tradizionali campus delle stesse dimensioni. Inoltre, l'energia rinnovabile è prodotta localmente da turbine eoliche e pannelli solari, mentre la riforestazione del paesaggio circostante contribuisce a compensare le emissioni di carbonio.

    Un Futuro Eticamente Responsabile

    L'Ipai non è solo un simbolo di progresso tecnologico, ma anche di responsabilità etica. Attraverso la sua missione di promuovere l'IA eticamente responsabile, il campus si impegna a sostenere la commercializzazione di tecnologie che rispettano i valori umani e ambientali.


    L'Ipai Campus è molto più di un centro di ricerca: è un faro di innovazione, sostenibilità e etica nel panorama dell'IA globale. Con il suo design rivoluzionario e il suo impegno per un futuro migliore, l'Ipai si prepara a diventare un punto di riferimento per l'IA nel mondo, offrendo un ambiente accogliente e inclusivo per tutti coloro che desiderano contribuire alla creazione di un futuro migliore attraverso la tecnologia.
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  • Galleria di Base del Brennero – Lotto “Sottoattraversamento del fiume Isarco”
    by WeBuild

    La Galleria di base del Brennero con i suoi 64 km di sviluppo, rappresenterà una volta completata il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo.

    Un Passo Avanti Verso il Futuro

    La Galleria...
    Galleria di Base del Brennero – Lotto “Sottoattraversamento del fiume Isarco”
    by WeBuild

    La Galleria di base del Brennero con i suoi 64 km di sviluppo, rappresenterà una volta completata il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo.

    Un Passo Avanti Verso il Futuro

    La Galleria di Base del Brennero, un'opera mastodontica che sta prendendo forma sotto le maestose Alpi, si prepara a raggiungere un altro importante traguardo con il Lotto "Sottoattraversamento del fiume Isarco". Questo lotto, che costituisce la parte meridionale estrema della Galleria di Base del Brennero prima di entrare nella stazione di Fortezza, promette di aprire nuovi orizzonti nel panorama dei collegamenti ferroviari transfrontalieri.

    Una Visione Avveniristica

    Con i suoi 64 chilometri di sviluppo, la Galleria di Base del Brennero è destinata a diventare il collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo una volta completata. Il Lotto "Sottoattraversamento del fiume Isarco" è un passo cruciale in questa epica sfida infrastrutturale.

    Dettagli Tecnici

    Situato circa un chilometro a nord dell'abitato di Fortezza, in provincia di Bolzano, il Lotto comprende la realizzazione delle due canne principali per una lunghezza totale di circa 4,5 chilometri e delle due gallerie di interconnessione che si collegano alla linea storica, per una lunghezza complessiva di circa 1,7 chilometri.

    Preparativi Preliminari

    Prima dell'inizio dei lavori di costruzione delle gallerie sotterranee, una serie di attività propedeutiche è stata completata in superficie. Queste includono lo spostamento della strada statale SS12, la costruzione di due ponti sul fiume Isarco e sul Rio Bianco, nonché la realizzazione dell'area di carico/scarico sull'A22, necessaria per il trasporto e la fornitura dei materiali di costruzione. È stata anche completata la deviazione definitiva della linea ferroviaria storica Verona–Brennero per un tratto di circa 1 chilometro.

    Un Passo Verso il Futuro

    Il Lotto "Sottoattraversamento del fiume Isarco" non è solo un'opera di ingegneria, ma un segno tangibile del progresso e della cooperazione transfrontaliera. Quando la Galleria di Base del Brennero sarà completata, rappresenterà un importante snodo nei collegamenti ferroviari tra l'Italia e l'Austria, migliorando la mobilità delle persone e delle merci e aprendo nuove opportunità di sviluppo economico e sociale per le regioni coinvolte.

    Con ogni passo avanti, ci avviciniamo sempre di più a un futuro in cui la connettività e la sostenibilità sono al centro delle nostre infrastrutture, e il Lotto "Sottoattraversamento del fiume Isarco" è un passo decisivo lungo questo percorso.
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  • Il nuovo campus del Sant’Anna
    by Lombardini22

    Entro l’estate il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Sant’Anna di Pisa aprirà i lavori a San Giuliano Terme

    San Giuliano Terme, una pittoresca località a pochi passi dalla storica Pisa, si prepara a ospitare un ambizioso progetto che...
    Il nuovo campus del Sant’Anna
    by Lombardini22

    Entro l’estate il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Sant’Anna di Pisa aprirà i lavori a San Giuliano Terme

    San Giuliano Terme, una pittoresca località a pochi passi dalla storica Pisa, si prepara a ospitare un ambizioso progetto che promette di rivoluzionare il panorama della ricerca scientifica e tecnologica. Il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Sant’Anna di Pisa, progettato e gestito dalla società di progettazione milanese L22 e dall'azienda di Udine, Icop, è destinato a diventare un punto di riferimento per l'innovazione e il progresso nella regione.

    Inizio dei Lavori

    Entro l’estate, il cantiere per la costruzione del nuovo campus aprirà i battenti, segnando l'inizio di una nuova era per la Scuola Sant’Anna. La prima fase dell'intervento vedrà la realizzazione di quattro edifici su un totale di sette previsti, con una conclusione prevista nel 2026. Questi edifici ospiteranno una vasta gamma di attività, dalla ricerca alla didattica, al trasferimento tecnologico, e includeranno un centro servizi completo di auditorium.

    Investimento e Sostenibilità

    L'ambizioso progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Toscana, richiederà un investimento di 52,5 milioni di euro. Tuttavia, il valore complessivo della concessione, che include anche i costi di gestione e manutenzione per vent'anni, si attesta a 118,5 milioni di euro. La sostenibilità è un punto cardine del progetto, con particolare attenzione all'inclusività e al rispetto del contesto ambientale. Si prevede la realizzazione di una pista ciclabile esterna al parco per favorire la mobilità sostenibile e la creazione di spazi verdi all'interno degli edifici.

    Storia e Visione

    La storia del nuovo campus risale al 2009, quando la Scuola Sant’Anna acquistò un terreno di 43mila metri quadrati nel comune di San Giuliano Terme. Da allora, è stato pianificato e concordato un masterplan per lo sviluppo dell'intero insediamento, culminando nell'accordo di concessione firmato con Icop di Udine. Il campus si svilupperà su circa 6mila metri quadrati di superficie coperta, con una visione architettonica che mira a creare spazi dinamici e inclusivi.

    Architettura e Innovazione

    Il design degli edifici riflette un approccio innovativo e sostenibile. Tre dei quattro edifici saranno Nzeb (Nearly Zero Energy Building), progettati per massimizzare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale. La seconda pelle di alluminio degli edifici migliora le performance energetiche, mentre i pannelli fotovoltaici sul tetto contribuiranno a coprire una parte significativa del fabbisogno energetico. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con neuroscienziati per garantire una progettazione che favorisca l'inclusività e il benessere degli utenti.

    Il nuovo Parco Scientifico Tecnologico della Scuola Sant’Anna rappresenta non solo un investimento nell'innovazione e nella ricerca scientifica, ma anche un'imponente testimonianza dell'impegno dell'Italia nel promuovere la sostenibilità e la crescita tecnologica. Con il via ai lavori entro l'estate, San Giuliano Terme si prepara a diventare una fucina di idee e scoperte che potrebbero plasmare il futuro della regione e oltre.
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  • Mid-Century Residence Ave Duchastel
    by Atelier Chardonnat

    Una ristrutturazione iconica: un'armoniosa fusione tra tradizione e modernità

    Il progetto originale, ideato dagli architetti Morin & Cinq-Mars, si ispira al lavoro architettonico di Frank Lloyd Wright. Questa importante trasformazione...
    Mid-Century Residence Ave Duchastel
    by Atelier Chardonnat

    Una ristrutturazione iconica: un'armoniosa fusione tra tradizione e modernità

    Il progetto originale, ideato dagli architetti Morin & Cinq-Mars, si ispira al lavoro architettonico di Frank Lloyd Wright. Questa importante trasformazione ed estensione mira ad onorare l'essenza storica, mentre istituisce un rifugio sereno sul Monte Royal. Le modifiche rendono omaggio a questo iconico architetto e integrano influenze giapponesi e scandinave, molto apprezzate dai proprietari. Il risultato è uno spazioso e accogliente ambiente abitativo profondamente connesso alla bellezza naturale della foresta circostante.

    Le modifiche alla facciata principale della casa mettono in evidenza le linee orizzontali dell'architettura originale. Mentre le aree estese aumentano significativamente l'area di pavimento iniziale, le modifiche sono integrate in modo uniforme con un'attenzione alla armonizzazione con i vicini. Il volume aggiunto è posizionato sul retro per mantenere le proporzioni e il fascino originale della facciata rivolta verso la strada. Un lucernario lineare separa il volume esistente dall'estensione, inondando lo spazio abitativo con luce naturale diffusa.

    La generosa vetrata sulla facciata posteriore stabilisce un forte legame con il paesaggio esterno e gli alberi della montagna. Questa simbiosi è abilmente rinforzata da doghe di legno IPE disposte verticalmente, posizionate meticolosamente per creare un ritmo distinto e un equilibrio visivo. Gli elementi in legno esterni si estendono all'interno, trasformandosi in legno di quercia. Il confine tra interno ed esterno si dissolve attraverso questa continuità di materiali naturali. La casa vanta ampie tetti sporgenti in ardesia, fondendosi senza soluzione di continuità con la pietra esistente, il mattone di colore chiaro e il rame rivestito di stagno.

    Il paesaggismo della proprietà si integra perfettamente con la natura circostante. Questo componente essenziale del progetto è stato realizzato meticolosamente per creare un giardino Zen con influenze giapponesi. Anche l'acqua gioca un ruolo centrale, apparendo in varie forme; stagni tranquilli che segnano l'avvicinamento all'ingresso principale e la transizione verso l'area lounge esterna affondata, oltre a una fontana nel cortile laterale. L'acqua contribuisce all'atmosfera serena nel complesso, riflettendo la luce e evocando suoni rilassanti. Inoltre, i ciottoli fluviali aggiungono a questo senso di tranquillità, mentre la sostituzione dell'erba convenzionale con il timo migliora il fascino unico del paesaggio.

    All'interno, un armonioso mix di vari materiali naturali come quercia, noce, pietra, marmo e legno bruciato Shou Sugi Ban crea un'elegante unità. Soffitti e pavimenti privi di battiscopa o modanature stabiliscono un'eleganza ariosa. Porte perfettamente integrate migliorano ulteriormente questo aspetto razionale, mentre l'interazione tra linee rette e sinuose anima lo spazio. L'altezza imponente del soffitto a volta, abbinata a pareti testurizzate e curve dolci, crea un equilibrio che è sia grandioso che rilassante. Illuminazione architettonica e opere d'arte attentamente selezionate, adatte a ciascuno spazio, giocano un ruolo essenziale nell'elevare l'atmosfera complessiva.

    L'intervento in questo capolavoro architettonico fonde senza soluzione di continuità i principi di design del periodo di metà secolo con influenze giapponesi e scandinave, stabilendo così un profondo legame con la natura. Il risultato si manifesta in una residenza moderna e accogliente che infonde un senso di benessere attraverso la finezza delle scelte del team di progettazione e l'esecuzione diligente di ogni dettaglio.
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  • Casa Costa Nova
    by Ivo Tavares Studio

    La qualità architettonica della proprietà, situata nel cuore di Costa Nova, ha determinato la ragione e la volontà del proprietario di procedere con i lavori di ristrutturazione al fine del sua adattamento e espansione in una casa monofamiliare.

    Anche se...
    Casa Costa Nova
    by Ivo Tavares Studio

    La qualità architettonica della proprietà, situata nel cuore di Costa Nova, ha determinato la ragione e la volontà del proprietario di procedere con i lavori di ristrutturazione al fine del sua adattamento e espansione in una casa monofamiliare.

    Anche se non si tratta di una costruzione associata alle tipiche "barns" in legno di Costa Nova, l'edificio è integrato dalla sua unicità nel fronte urbano di Avenida José Estevão, accanto alla riva dell'estuario.

    Il design e l'effetto cromatico delle piastrelle che rivestono la sua facciata, così come il lavoro di intaglio nel legno che orna la parte superiore del tetto, costituiscono gli elementi decorativi che spiccano sulla facciata e sono stati salvaguardati nei lavori di restauro.

    La casa monofamiliare di tipologia T4 ha implicato un'occupazione lungo il lotto di terreno, conciliando l'edificio esistente con un'area di espansione fino ad Avenida da Bela Vista, attraverso spazi di circolazione e gli spazi aperti proiettati nella zona centrale del lotto come il patio, il giardino verticale, la piscina e il muro che lo delimita a sud, che include un pannello ceramico con un grande effetto cromatico e plastico dello scultore António Nobre.

    Poiché si tratta di un lotto adiacente a due strade pubbliche e, dato l'impatto dei due corpi principali dell'abitazione, la preesistenza e il nuovo volume, è stato necessario introdurre percorsi per relazionarli e unirli, poiché sono complementari dal punto di vista funzionale nell'organizzazione interna dell'edificio.

    Questo tipo di edificio è caratteristico in questa zona urbana di Costa Nova, dove il riempimento interno dei lotti avviene attraverso piccoli edifici utilizzati come estensione degli spazi abitativi, spesso utilizzati per affitti durante la stagione balneare.

    Dal nuovo corpo che si affaccia su Av. da Bela Vista, si è deciso di optare per un approccio formale al confine dell'edificio a nord, in termini di volumetria, facendo allusione alla tipologia a banda delle "barns" di Costa Nova per quanto riguarda l'immagine del tetto a falda e la materializzazione delle sue facciate dove è stato utilizzato il rivestimento in legno.
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  • Milano, la nuova Casa BFF firmata OBR: Un'icona dell'architettura urbana e della sostenibilità

    by Open Building Research - OBR

    Nel cuore del quartiere del Portello a Milano, Casa BFF si erge come una nuova pietra miliare dell'architettura contemporanea. Progettata da Open Building Research...
    Milano, la nuova Casa BFF firmata OBR: Un'icona dell'architettura urbana e della sostenibilità

    by Open Building Research - OBR

    Nel cuore del quartiere del Portello a Milano, Casa BFF si erge come una nuova pietra miliare dell'architettura contemporanea. Progettata da Open Building Research (OBR), questa sede centrale del BFF Banking Group non è solo un edificio, ma un ponte vibrante tra la comunità locale e l'ambiente circostante. Inaugurata entro la fine dell'anno, questa struttura abbraccia la città con un design audace e una visione sostenibile.

    Una nuova icona urbana

    Casa BFF è molto più di un semplice luogo di lavoro. È un'imponente presenza architettonica che si distingue per il suo impegno verso la comunità e l'ambiente circostante. Allontanandosi dall'allineamento stradale di viale Scarampo, questa struttura crea una nuova piazza, un luogo di incontro e condivisione aperto a tutti.

    Un connubio di sostenibilità e innovazione

    L'approccio di OBR a Casa BFF non si limita all'estetica, ma abbraccia anche la sostenibilità ambientale. La grande copertura non solo offre un'architettura iconica, ma funge anche da fonte di energia rinnovabile. Con oltre 2.300 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, Casa BFF produce 360 Megawattora/anno, dimostrando l'impegno del BFF Banking Group per la sostenibilità. La struttura ha ricevuto la prestigiosa certificazione Leed Platinum e Well Gold, attestando i suoi alti standard ambientali.

    Spazi interni flessibili e accoglienti

    All'interno di Casa BFF, l'attenzione all'ergonomia e al benessere dei dipendenti è evidente. Gli spazi interni sono progettati per massimizzare la flessibilità e la personalizzazione, offrendo una varietà di layout e aree comuni per favorire la collaborazione e il senso di appartenenza.

    Le voci dei protagonisti

    Paolo Brescia, architetto e socio fondatore di OBR, sottolinea l'importanza di Casa BFF come un progetto urbano che restituisce qualcosa alla comunità. Salvatore Messina, presidente di BFF Banking Group, enuncia l'impegno del gruppo verso la riqualificazione urbana e il coinvolgimento della comunità. Giuseppe Dibari, managing director di Deerns Italia, evidenzia il ruolo di Casa BFF come esempio di eccellenza nell'architettura sostenibile e sociale.

    Riconoscimenti internazionali

    La nuova sede di BFF Banking Group ha ricevuto il prestigioso premio "Best New Development" al Mipim di Cannes. Questo riconoscimento sottolinea l'innovazione e la sostenibilità di Casa BFF, che si distingue tra oltre duecento progetti internazionali.

    OBR Open Building Research e Deerns Italia: Partner per l'innovazione

    OBR Open Building Research, fondato nel 2000 da Paolo Brescia e Tommaso Principi, è un punto di riferimento nell'architettura urbana e sociale. Con numerosi progetti iconici e premi internazionali, OBR continua a ridefinire il panorama architettonico contemporaneo. Deerns Italia, con oltre novant'anni di esperienza nell'ingegneria dei servizi edilizi, si impegna a promuovere soluzioni sostenibili e all'avanguardia per i progetti più impegnativi.

    Casa BFF è molto più di un edificio. È un simbolo di innovazione, sostenibilità e coinvolgimento della comunità. Con il suo design audace e la sua visione all'avanguardia, questa nuova sede si inserisce nel tessuto urbano di Milano come un faro di speranza per un futuro più sostenibile e inclusivo.
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